Incisioni Rupestri
UNO STRAORDINARIO VIAGGIO NELL'ARTE PREISTORICA
La Valle Camonica possiede il più ricco e straordinario complesso d’arte rupestre dell’intero arco alpino. Le incisioni ritrovate sulle rocce di quest’area coprono un ampissimo arco di tempo, che va dalla Preistoria fino al Medioevo.
Il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri è situato a Capo di Ponte, in provincia di Brescia, in località Naquane, sul versante idrografico sinistro del fiume Oglio. Il Parco, posto tra i 400 e i 600 m/slm, si estende per una superficie di oltre 14 ettari e fu istituito nel 1955. Le rocce incise sono prevalentemente raggruppate in due aree: nella Bassa Valle, al limitare delle sorgenti di acque ferruginoso-magnesiache di Boario Terme e nella Media Valle.
Al suo interno il Parco accoglie, in un ambiente naturale dominato da castagni, abeti, betulle e carpini, 104 rocce di arenaria permiana di colore grigio-violaceo. Su queste ampie superfici, gli antichi abitanti della Valle incisero immagini, reali e simboliche, tratte dalla loro vita quotidiana e dal loro mondo spirituale. La maggior parte delle incisioni è realizzata con la tecnica detta “a martellina”, ottenuta picchiettando la superficie rocciosa con uno strumento di pietra o di metallo che crea piccole concavità di forma circolare.
Il Parco offre 5 percorsi di visita, di diversa durata, che si snodano attraverso sentieri facilmente percorribili. La visita completa di tutti i percorsi, che si snodano per circa 3 Km, richiede circa 4 ore. Le rocce sono ben segnalate e corredate da pannelli didattici che illustrano le principali tematiche delle figure incise. Dalle più antiche raffigurazioni schematiche del Neolitico, raramente raggruppate in scene, si passa alle composizioni simboliche più articolate dell’età del Rame e del Bronzo, fino alle scene narrative dell’età del Ferro, caratterizzate da uno stile dinamico e descrittivo. Quelle presenti sulle rocce del Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane appartengono a quest’ultima tipologia e sono attribuite alla popolazione dei Camuni. La maggior parte delle scene di questo periodo ha come protagonista il guerriero, impegnato in scene di duello, di caccia al cervo e di equitazione, che sono state interpretate come riti di iniziazione sostenuti dai giovani per diventare adulti. Con l’arrivo dei Romani, si può considerare concluso il ciclo artistico camuno “classico”, ma non termina in Valle l’uso di incidere le rocce.
Il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri è situato a Capo di Ponte, in provincia di Brescia, in località Naquane, sul versante idrografico sinistro del fiume Oglio. Il Parco, posto tra i 400 e i 600 m/slm, si estende per una superficie di oltre 14 ettari e fu istituito nel 1955. Le rocce incise sono prevalentemente raggruppate in due aree: nella Bassa Valle, al limitare delle sorgenti di acque ferruginoso-magnesiache di Boario Terme e nella Media Valle.
Al suo interno il Parco accoglie, in un ambiente naturale dominato da castagni, abeti, betulle e carpini, 104 rocce di arenaria permiana di colore grigio-violaceo. Su queste ampie superfici, gli antichi abitanti della Valle incisero immagini, reali e simboliche, tratte dalla loro vita quotidiana e dal loro mondo spirituale. La maggior parte delle incisioni è realizzata con la tecnica detta “a martellina”, ottenuta picchiettando la superficie rocciosa con uno strumento di pietra o di metallo che crea piccole concavità di forma circolare.
Il Parco offre 5 percorsi di visita, di diversa durata, che si snodano attraverso sentieri facilmente percorribili. La visita completa di tutti i percorsi, che si snodano per circa 3 Km, richiede circa 4 ore. Le rocce sono ben segnalate e corredate da pannelli didattici che illustrano le principali tematiche delle figure incise. Dalle più antiche raffigurazioni schematiche del Neolitico, raramente raggruppate in scene, si passa alle composizioni simboliche più articolate dell’età del Rame e del Bronzo, fino alle scene narrative dell’età del Ferro, caratterizzate da uno stile dinamico e descrittivo. Quelle presenti sulle rocce del Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane appartengono a quest’ultima tipologia e sono attribuite alla popolazione dei Camuni. La maggior parte delle scene di questo periodo ha come protagonista il guerriero, impegnato in scene di duello, di caccia al cervo e di equitazione, che sono state interpretate come riti di iniziazione sostenuti dai giovani per diventare adulti. Con l’arrivo dei Romani, si può considerare concluso il ciclo artistico camuno “classico”, ma non termina in Valle l’uso di incidere le rocce.
Contattaci...
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
OPPURE PRENOTA LA TUA CAMERA SUL LAGO DI ISEO